Le donne odiavano Minecraft...

"Le donne odiavano il jazz. E non si capisce il motivo" (Cit. Paolo Conte "Sotto le stelle del jazz")

La mia gentile metà non è appassionata di videogiochi.
Non è che li disprezzi, trova comprensibile che io li consideri un valido metodo per impiegare il mio tempo libero (anche se ormai non sono più un giovincello), ma a lei non dicono nulla.
Ha quindi sopportato anche momenti difficili come i nerdaggi durissimi e la gestione delle liti in gilda dei primi tempi di World of Warcraft ai quali, avendo anche lei un Pc nella mia stessa stanza, ha assistito.
E' rimasta basita, ma in fondo tranquilla quando, ai tempi in cui cogestivo uno shard di Neverwinter Night, c'è stata gente che mi ha telefonato, a ferragosto mentre ero in vacanza all'estero, per dirmi che il server laggava.
Non ha  nemmeno preteso che mi facessi curare notando che mentre salivo una scala a chiocciola di un castello della Loira, le mie dita inconsciamente premevano degli immaginari tasti "W" e "D".
Eppure ieri, vedendomi impegnato nella costruzione di un ponte a pistoni su Minecraft, mi ha chiesto: "Io questo tuo nuovo gioco davvero non lo capisco".
"Perchè? E' divertente, come costruire con i Lego." le ho risposto, un po' sorpreso per questa inconsueta presa di posizione
"Comprati i Lego allora. Se vuoi te li regalo io per il compleanno" ha concluso lei e si è allontanata.

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