Il teorema di Palahniuk


Chuck Palahniuk in un suo recente libro, in verità molto meno bello dei suoi primi (per gli incolti è l’autore, tra l’altro di “Fight Club” dal quale è stato poi tratto il famoserrimo film) fornisce una interessante teoria sulle motivazioni per cui la recente evoluzione tecnologica ha preso e prende determinate strade, abbandonandone altre:
“Questo branco di segaioli. Questi maniaci della pippa. Sono loro che hanno ucciso il Betamax Sony. Che hanno sancito il trionfo del VHS sulla tecnologia Beta. Che si sono portati a casa la prima, costosa generazione di Internet. Che hanno reso possibile l’idea stessa del web. Sono i loro soldi malinconici ad aver pagato per i server. Sono stati i loro acquisti di pornografia online a far crescere le tecnologie di compravendita, tutti i firewall e i sistemi di sicurezza che permettono a eBay e Amazon di esistere. Sono stati questi segaioli solitari che, votando a colpi di cazzo, hanno fatto vincere il Blu-ray sull’HD nella lotta per la tecnologia di alta definizione dominante a livello mondiale. “Early Adopters” li chiama l’industria dell’elettronica di consumo.
Loro e il loro patologico isolamento. La loro incapacità di costruire legami emotivi.
È la verità.
Questi segaioli, questi malati di pippa, sono loro ad aprire il cammino per noialtri.
Quello che li fa sborrare deciderà quello che un milione di vostri figli vorranno il prossimo Natale.”

A parte il linguaggio, al solito esplicito, potremmo trovare un’applicazione e forse una conferma anche nel nostro ambito video ludico online a questa teoria.
Forse il reale motivo per cui la tecnologia che ha permesso a quaranta giocatori di darci dentro contro un singolo mob e’ stata sviluppata con successo fin dal primo World of Warcraft, mentre per le grosse risse tra giocatori sembra che nessuno riesca a trovare la soluzione tecnica necessaria neppure nei giochi recenti è che gli “appassionati” di pornografia preferiscono le gang bang alle orge?

Processi mentali dei progettisti di videogiochi


Douglas Adams, nella sua "Guida Galattica per Autostoppisti" (libro che ogni buon nerd dovrebbe avere letto almeno un paio di volte) parla della divisione marketing della Societa' Cibernetica Sirio come di "un branco di idioti rompiballe che saranno i primi a essere messi al muro quando verrà la rivoluzione".
Per molti appassionati di mmorpg questa definizione, o quanto meno l'augurio di una fine cruenta, si adatta perfettamente alle divisioni marketing* delle software house che hanno prodotto i giochi arrivati in commercio negli ultimi anni.
Il motivo di tanto astio? La perseveranza con cui si ostinano a cercare di rubare clienti a World of Warcraft invece di prendere atto che WoW è, oltre che il capostipite, anche il mmorpg theme park con vocazione al PVE che ancora funziona meglio.
Certo, è diventato immensamente più semplice di un tempo.
Certo, sta ormai raschiando il fondo del barile introducendo elementi che fanno accapponare la pelle a gran parte dei giocatori passati e presenti (qualcuno ha detto panda?).
Però ragazzi delle altre software house, mettetevi il cuore in pace: se ogni volta che presentate un prodotto nuovo la prima impressione di tutti è "l'ennesimo clone di WoW", un motivo ci sarà.
E invece, anche senza essere esperti di marketing, ma semplicemente leggendo i forum del settore, potreste rendervi conto che c'è una nicchia di mercato che viene costantemente trascurata da anni. E parlare di nicchia è pure fuorviante, chè in realtà è una fetta non trascurabile di potenziale utenza.
Perchè ostinarsi a cercare di rubare ad altri gli appassionati di PVE quando ci sono orde di fanatici del PVP che attendono con ansia un gioco che faccia al caso loro?
E non è che aspettano da poco.
Praticamente da DAOC, che è probabilmente ancora il migliore del genere, ma è ormai troppo datato per mantenere ancora un'utenza che vada oltre gli irriducibili, e con la breve parentesi di WAR, che pure è fallito vincendo la palma del "Gioco Peggio Gestito dai Produttori degli ultimi dieci anni" (credo che se mi vedessi davanti i "fantastici" addetti alle relazioni con la community italiana la mia indole nonviolenta verrebbe seriamente messa in discussione).
Eppure lo sanno, i maledetti. Sanno che siamo in tanti che ogni volta ci speriamo.
Ma invece di dire ai loro consigli di amministrazione "Hey! Basta puntare alle briciole che Mr.Blizzard lascia cadere! Progettiamo un bel gioco PVP e diventiamo ricchi.", continuano la squallida strategia del "Progettiamo un gioco PVE. Magari spendiamo buona parte del budget per comprare i diritti di qualcosa che abbia un sacco di fans. Andiamo a raccontare con insistenza (che si sa che ogni menzogna se la ripeti abbastanza volte diventa vera) che non stiamo proponendo un clone di WoW. Ah e non dimentichiamoci di coglionare per l'ennesima volta gli appassionati del PVP promettendogli un generico, ma sempre invitante, "sistema innovativo di pvp" che tanto quegli sfigati abboccano sempre chè di alternative non ce ne sono sul mercato".
Ecco, io immagino che, tolti termini tecnici, i grafici a torta e le presentazioni in powerpoint, il succo dei "Piani di sviluppo di nuovi giochi" degli ultimi anni, sia questo.
E la triste verità è che noi appassionati del PVP siamo davvero degli sfigati che abboccano sempre, anche quando (qualcuno ha detto SWTOR?) la differenza tra quanto promesso e quanto realizzato si avvicina pericolosamente alla frode in commercio.
Io non riesco a non domandarmi però perchè insistere su questa strada, scontentando la gente, diventando oggetto delle peggiori maledizioni e, cosa che dovrebbe interessarli in fondo, condannando il gioco da loro creato a chiudere o diventare free to play per il crollo degli abbonamenti in meno di un anno.
Certo conta la logica classica dei manager attuali de "l'importante sono i profitti a breve termine che c'ho le stock option sulle azioni della società" e quindi quel che conta è vendere il client e qualche mese di sottoscrizione, ma se solo si sforzassero di ragionare sul lungo periodo ci sarebbe da fare soldi a palate. Paragonabili forse a quelli che fa Mr.Blizzard con WoW.
Eppure non ci arrivano, o non vogliono arrivarci.
L'interrogativo è, ci sono o ci fanno?
E ora scusate che devo andarmi a vedere i nuovi filmati di Guild Wars 2.
Sapete, dicono che ci sarà molto PVE.
Ma anche un sistema di PVP innovativo...


*è pure possibile che i responsabili non siano affatto le divisioni Marketing, ma quella Innovazione e Sviluppo, o quella Progetti Futuri, o quella Studio di nuovi metodi per spillare denaro al prossimo. Il succo del discorso non cambia. Cambia però per i componenti delle divisioni Marketing che, per stare sul sicuro nella remota eventualità che venga presto la rivoluzione, forse farebbero bene a spiegare ai PVEers la loro estraneità.
Il modello cui si sono ispirati è evidentemente la stuttura dei giochi RPG in single player.
Che ci sta.
E, visto le ottime cose create dal Bioware (vedi DragonAge o MassEffect), non sarebbe una cattiva idea.
Se non fosse che ai veri umarell come me viene da obiettare che la "sospensione dell'incredulità" che viene chiesta al giocatore di un single player dove il proprio pupazzetto scopre ben presto di essere l'Eletto, il salvatore della patria, se non del mondo intero, è comprensibilmente blanda.
Una volta dato per buono che sei l'Eroe, viene facile accettare buona parte del resto. Che proprio tu abbia quella capacità speciali. Che gli npc lo sappiano e si comportino di conseguenza. In definitiva, che alla fine del gioco tu sarai più forte di tutti e diventerai leggenda.
Ecco, applicare la stessa cosa in un mmorpg non è stata forse un'ideona.
Io ho livellato un bounty hunter e l'ho fatto pure basso e magrolino.
Eppure fin dai primi livelli ci sono situazioni davanti alle quali la mia sospensione dell'incredulità è stata messa a dura prova.
Hai praticamente appena messo piede sul primo pianetino dove sei arrivato presumibilmente dalla fattoria dove hai sempre vissuto. Sei vestito con una "armatura" che probabilmente ti ha cucito tua madre con una vecchia trapunta e appena entrato in taverna un Evocii ti chiede di aiutarlo chè c'è un gruppo di cattivacci che lo maltrattano e umiliano in continuazione.
In realtà non capisci perchè chieda aiuto proprio a te, ma che diamine, è una quest, hai appena iniziato e vuoi expare. Che l'incredulità se ne stia sospesa in un angolo senza rompere le scatole.
Quando però trovi il bullo che lo tiranneggia vedi che è un ragazzone alto, massiccio e armato.
E quando scopri che questo si trasforma in un bambino piagnucoloso che ti chiede scusa (facendo pure una pessima figura con la fanciulla che è lì con lui) quando il tuo pupazzetto, che è la metà di lui e vestito di stracci, lo affronta con piglio deciso, ma senza neppure un’arma in mano, ecco, in quel momento quella stronza dell'incredulità scoppia a ridere fragorosamente.
Più avanti incontri una sith governatrice del pianeta dove ti trovi.
Ora, capisco che una spruzzatina di sesso alza sempre l'attenzione, ma
è parecchio discutibile che dopo che hai svolto qualche missione per lei praticamente non ci sia modo di evitare di scegliere tra i dialoghi disponibili la frase "Posso fare altro per te" che, sembra presa di peso da un porno con trama e che in effetti produce i medesimi sviluppi (no, non ti mostrano nulla, ma non ci sono dubbi sul cosa accade dopo). O meglio, sarebbe perfetta in un single player (che diamine, quale femdom sith non vorrebbe sbattersi quello che diventerà l'Eroe della galassia?). In un mmorpg mi ha solo fatto riflettere che se la tizia avesse una malattia venerea (cosa da non escludere vista la promisquità sessuale) l'Impero sarebbe in ginocchio.
E avanti ancora.
Fatte un po’ di missioni per un hutt odioso e truffaldino per riuscire ad iscriversi alla ”Grande caccia” iniziano secondo me i veri problemi.
Questa “Grande caccia” è un ameno passatempo in voga tra i cacciatori di taglie che prevede una sorta di gara a eliminazione per nominare il cacciatore più tosto del momento. Non è dato sapere con che periodicità la cosa venga organizzata. Scopriamo però presto che quando si parla di gara a eliminazione si intende eliminazione fisica dell’avversario, anche se incidentalmente ci viene comunicato che è considerata ammissibile anche la semplice resa, ovviamente dopo essersi scambiati un congruo numero di pistolettate.
Ora, prescindendo dalla considerazione che, se questo torneo viene organizzato spesso stupisce che ci sia gente che ancora vuole fare il bounty hunter nella galassia, stante che in confronto sia la carriera militare che quella criminale appaiono parecchio più salubri, rimane il fatto che questa trama, ti porta alla fine (spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler) prima a vincere il torneo per poi vedersi offrire di fatto il posto di comando dell’intera categoria professionale.
E cosa vi dirà a questo punto la vostra incredulità? Che, se pure ha acconsentito a chiudere uno o due occhi fino ad ora, adesso basta: questa è evidentemente una trama riservata all'EROE della storia e non invece, come di fatto accade, allo sfigato che appena raggiunto il cinquantesimo livello, pur potendosi fregiare del titolo di “grande vincitore con la palle quadre della grande caccia” (il titolo originale è leggermente più epico ma ugualmente lungo e quindi, se decidi di usarlo, occupa mezzo schermo) si avventura in istanza o in warfront e prende schiaffi da chiunque.
Diciamocelo, l’idea della storyline era anche buona, ma visto che la si doveva utilizzare per un mmorpg, forse qualche adattamento si poteva/doveva fare per rendere accettabile la “sospensione dell’incredulità” richiesta.
Anche a costo di abbassare un pochetto il “fattore nutella” che sicuramente attira molti biNbi (indipendentemente dall’età anagrafica degli stessi intendiamoci), ma indispettisce un po’ giocatori di lunga data e gli umarells come me.
Uno degli sviluppatori licenziato(si) tre mesi del lancio dichiarò qualcosa del tipo "Però hanno tante belle voci" riferendosi al doppiaggio dei dialoghi degli npc.
Noi videogiocatori alla ricerca di qualcosa di nuovo e originale col quale perdere il nostro tempo non gli volemmo credere ed eccoci qui ad annoiarci su un prodotto che, con il budget e il tempo di lavorazione che ha avuto non può che essere considerato molto deludente.
Il PVE, che doveva essere l'elemento centrale del gioco non è esente da bug gravi.
Così per dire, solo con l'ultima patch è stata eliminata la famigerata (e costosa chè intaccava la durability dell'equip) "morte in motoretta": in Eternity Vault capitava che, dopo l'ennesimo whipe, prendendo lo speeder posto appositamente fuori dall'istanza per evitare di dovere raggiungere a piedi i punti più lontani, appena sceso dalla motoretta contavi fino a cinque e morivi per motivi ignoti. Il che generava anche simpatiche scenette del tipo scendi, ressa al volo il tuo amico arrivato prima di te e già morto, muori, fatti ressare da lui. Però, come direbbe il sommo Cetto Laqualunque, la prima volta ridi, la seconda anche, la terza inizi a romperti i colglioni...
Quanto al PVP meglio non parlarne (o magari meglio parlarne in un'altra occasione che di cose da dire che ne sarebbero a pacchi).
Ma basta lamentarsi, urlano in coro i fanboys.
C'è una frase che ricorre in tutti i forum e in tutte le recensioni: la storyline!
Che è una novità fantastica. Un'innovazione assoluta che, da sola, può emendare da ogni peccato il resto delle dinamiche di gioco, facendolo emergere dal mare delle critiche bello e splendente come un capolavoro di abbagliante magnificenza.
Da buon umarell non posso però esimermi da qualche considerazione diciamo un po' meno entusiastica.
Sicuramente è vero che è un'innovazione nell'ambito dei mmorpg: finora una vera e propria trama in questo tipo di giochi non c'era mai stata.
Iniziavi con un pupazzetto di livello 1 e arrivavi al livello massimo semplicemente importunando qualsiasi npc in grado di darti una missione, se non addirittura semplicemente uccidendo decine e decine di mostri, animali o razze senzienti varie. Qualche volta l'npc importunato ti raccontava la sua storiella che in modo più o meno convincente doveva motivarti a svolgere la missione, ma per lo più tutto finiva lì.
La storyline no. Con lei l'evoluzione del tuo pupazzetto ha una trama che lo accompagna dall'inizio al livello massimo.
E non è neppure fatta male.
Ma...
Perchè c'è un "ma" (e forse più di uno).


(fine prima parte)

Siamo tutti umarells!


Noi videogiocatori intendo.
Almeno quelli che non sono fanboys.
Premesso che se non sapete cosa sono gli umarells non capirete nulla di quello che sto dicendo (ma c'è un bel link nel menu in alto per documentarsi).
Se invece sapete cosa intendo e frequentate un po' i forum in ambito videoludico, non potrete che convenire con la mia tesi.
Che siano quindicenni o quarantenni (ebbene si, ci siamo anche noi anziani della tastiera), l'atteggiamento nei confronti del videogioco del momento è spessissimo lo stesso dei bravi pensionati che vigilano sui cantieri stradali: sono (siamo) dei critici implacabili.
Non che le software house ultimamente non ci stiano dando validi argomenti per lamentarci intendiamoci, ma è anche vero che entro poco ogni post con critiche costruttive viene infiltrato dagli umarells che sanno a prescindere che "non si fa così quel lavoro lì" e che spesso, pur in assenza di dati verificabili (a volte neppure hanno il gioco), sanno esattamente dov'è la falla del software che, ovviamente, loro avrebbero fatto meglio.
Generalmente subito dopo, in un’eterna lotta tra Bene e Male (anche se resta da capire chi rappresenti l’uno e chi l’altro), intervengono i fanboys, altra categoria di videogiocatore, forse meno numerosa, ma sicuramente più tenace e aggressiva.
Il fanboy difenderà il suo gioco prediletto (a volte anche lui senza averci neppure giocato) a spada tratta, anche contro ogni più plateale evidenza.
L’umarell spiegherà al mondo come si sarebbe dovuto fare e, anche qui con evidenti similitudini con i loro colleghi pensionati da cantiere stradale, farà spesso riferimento ai buoni vecchi tempi dei videogiochi degli anni passati (stante che il buon videogiocatore dichiarerà di avere giocato a tutto quanto uscito da Wolfstein 3D in avanti anche se la cosa risultasse per motivi anagrafici impossibile).
I giochi  ora posti ad esempio di efficienza e perfezione all'epoca furono probabilmente criticati aspramente, ma tant'è, il compito dell'umarell videoludico non è l'obiettività.
E' riaffermare, ogni volta che la cosa sia possibile, il proprio disappunto su come nessuno gli dia retta, nonostante le loro idee siano potenzialmente in grado di creare il videogioco perfetto con un terzo del budget e nella metà del tempo.
Detto questo, noi da bravi videogiocatori esperti (si, io ci ho giocato a Wolfstein 3D, non penserete che sia un niubbetto qualsiasi) abbiamo deciso di non lasciare che tutte queste perle di critica rimanessero confinate sui vari forum e, dato che siamo più umarells degli altri (o forse solo più consci del nostro ruolo di umarells), abbiamo deciso di dare il via a questo blog.
Non ci troverete solo critiche, ma anche qualche lode sperticata, dato che il lato oscuro di ogni videogiocatore è quello del fanboy (ma ne parleremo se mai un’altra volta) e in genere le impressioni sui giochi che stiamo giocando.
Un punto di vista assolutamente personale e un po’ egocentrico lo ammetto.
Ma l’intenzione è comunque quella di riportare gli aspetti divertenti delle nostre esperienze video ludiche passate, presenti e future.
Non per nulla i Maestri che ci hanno ispirato e ai quali aspiriamo a somigliare sono loro: